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lunedì 18 novembre 2013
Pier Paolo Pasolini e la poesia contro i sessantottini
Dedicato ai ragazzi della mia e della vostra generazione, contro quei ragazzi che volevano troppo e non hanno ottenuto nulla, volevano cambiare il mondo ma il mondo è cambiato in peggio, dedicato a quelli che hanno creduto in un sogno contro quelli che si son venduti, avete infangato una bella cosa, perchè il mondo SI può cambiare, ma prima di cambiarlo dobbiamo cambiare noi stessi, guardate oggi, cosa è cambiato? NULLA, anzi le cose sono peggiorate ulteriormente, famiglie distrutte divise, padri che dimenticano i figli, madri che li uccidono, c'è un odio crescente che dilaga, i diritti sono calpestati cancellati è questo il mondo che volevate cambiare? Io dico no, non ci sto, quella contestazione è sbagliata, perchè non li hanno fermati? Perchè non li hanno combattuti? Perchè non c'è stato nessuno che si fermava e ragionava? Chi segue la massa non ottiene nulla, ebbene io sono contro quella massa di gente che prendeva altra gente, e li faceva combattere per degli ideali ai quali non credevano ma per cosa? Per avere una bella macchina? Per portare una minigonna e i capelli lunghi? PER QUESTO? Ma guardate il mondo adesso, cosa avete ottenuto? Il divorzio? Bella cosa, l'aborto? Altra bella cosa, si l'utero è mio e lo gestisco io. Il lavoro? Oggi ci sono quarantenni che sono disoccupati, e senza raccomandazione non si lavora. E per chi vuole farlo lo fa col precariato, dove sono quei ragazzi che si sono arresi, si parlo di voi, perchè se non ci credono tutti è meglio ritirarsi, si voi siete colpevoli tanto quanto quelli che si sono venduti, perchè siete degli ipocriti, perchè avete perso la voglia di combattere, oppure vi è crollato il castello di sabbia, ma almeno una cosa l'avete fatta, non vi siete mischiati a coloro che si sono venduti, oppure avete ottenuto quello che avete chiesto. Vi chiamano eroi, ma i veri eroi sono i partigiani che hanno dato la vita per la nostra libertà, non quattro ragazzini sbraitanti che urlavano per portare il benessere e il consumismo, la minigonna e i capelli lunghi, questa non è rivoluzione, sono solo capricci.
E per chi ci ha creduto davvero e ha tenuto fede a quell'ideale, non tradendo mai in ciò che credeva, almeno loro combattono ancora in prima linea con i giovani d'oggi, e speriamo sia così.
E vi scrive un antisessantottina, che crede che la contestazione ha portato più danni che privilegi, e non sono una moralista, anzi sono antimoralista, credo che Pier Paolo Pasolini ha visto giusto su questa "Rivoluzione".
Se oggi io, voi e ragazzi più piccoli di me non hanno lavoro, è per colpa di questi ragazzi che volevano il lavoro e il benessere per tutti, ottenendo esattamente il contrario, è per loro che sono nate le raccomandazioni, da me odiatissime, è per loro che c'è l'immobilismo sociale, è per loro che è nato il divorzio, è per l'oro se c'è l'aborto, almeno una cosa buona l'hanno fatta, ormai il valore della famiglia non esiste più e tutto questo grazie a loro, e io li devo chiamare eroi? No, non sono eroi, gli eroi sono quei ragazzi di oggi che combattono per la nostra libertà, prendendosi le manganellate del celerini, altro che minigonna e capelli lunghi, eroe è il ragazzo pestato a morte dai poliziotti, che ci ha perso la vita, la vera contestazione si dovrebbe fare oggi, non nel 68, allora si lavorava tutti, c'era il BOOM ECONOMICO e che mi fanno? LA CONTESTAZIONE ma per cosa? Per avere soldi a palate, ricchezza, ma per chi per tutti? NO amici miei, per loro, solo per loro.
Credete che hanno pensato alle future generazioni? State credendo a un utopia.
Si lo so che questo post sarà contestato, già mi immagino direte ora ci sono diritti per tutti, che le coppie se non vanno daccordo è meglio che si lasciano, e via dicendo che l'aborto terapeutico può salvare vite e bla bla bla.
C'è un muro invalicabile tra chi grazie al 68 si è arricchito lasciandoci praticamente in mutande, e chi ci ha creduto facendo la stessa fine.
giovedì 3 maggio 2012
Amicizia, sentimento sopravvalutato?
Forse sono una delle poche persone in cui crede veramente nell'amicizia, al giorno d'oggi incontri e parli con le persone più strane, che forse vedono nell'amicizia una valvola di sfogo per trasgredire, io non sono così, o meglio, io credo che la vera amicizia non sia una valvola di sfogo, ma un segno di distinzione che divide due o più esseri umani dal resto del mondo, che insieme crescono, si confidano, e che parlano senza giudicarsi mai, senza vergognarsi di quello che fanno, fregandosene letteralmente di cosa dicono gli altri di loro, una vera amicizia deve essere sincera, perchè è proprio questa che ci rende vivi, e che ci da speranza, un amicizia fasulla la si riconosce subito, perchè i pilastri su cui è fondata si basano su ipocrisie, un vero amico litiga con te, ma poi ti viene a cercare se veramente ci tiene all'amicizia, ma se è un amico falso se ne sbatte i cocomeri, forse non è il sesso la vera trasgressione, perchè il sesso è una botta e via, e poi chi si è visto si è visto, e se fosse l'amicizia la vera trasgressione? Perchè l'amicizia non pone limiti e confini e non finisce mai, l'amore finisce, ma l'amicizia quella è sempre presente, soprattutto se è sincera, quanti di noi si limitano a vivere una vita all'insegna della ricerca del vero amore? Sono tantissimi, e quanti cercano la vera amicizia? Sono in pochi...si esatto, sono in pochi, per questo in molti la sopravvalutano cercando un modo per farsi una famiglia, ma nessuno parla mai, io mi ricordavo che da piccola, le compagne di scuola non stavano nella pelle per farmi avere un fidanzato, ma perchè? Il mondo gira troppo in fretta, e per una come me che ha sempre considerato l'amicizia fondamentale non ha mai gradito le imposizioni, perchè l'amore come l'amicizia non si può imporre, nasce spontanea e questa è l'unica cosa che hanno in comune, d'altra parte si parla sempre d'amore no? Anche se l'amicizia è un altra forma d'amore.
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